Dietista, A.O.U. “Federico II” (Napoli)
Chi ha la FC ha bisogno di una dieta ipercalorica. Nella pratica, cosa vuol dire? Cosa fare per poter raggiungere un peso ottimale? Qual è per me il peso giusto?
Per raggiungere parametri di crescita normali c’è bisogno di una dieta che garantisca adeguati apporti calorico-proteici e vitaminico-minerali.
Il fabbisogno energetico e di nutrienti è difficilmente standardizzabile, perché dipende dai parametri di crescita individuale e dal diverso dispendio energetico, che richiedono indicazioni dietetiche personalizzate.
Alcune indicazioni nutrizionali che possono essere più generalmente estese a chi ha la FC sono la frequente necessità di una dieta ipercalorica (aumento del 120-150% della quota raccomandata per i soggetti senza FC) ed iperlipidica.
- Crescita ottimale e nutrizione: quali gli obiettivi e che aiuto dai dietisti?
Un buon controllo delle complicanze a livello respiratorio e del tratto digestivo, ed un corretto trattamento del malassorbimento, si associano a migliori outcomes in termini di crescita e di bilancio nutrizionale.
Il gold standard, l’obiettivo al quale puntare per bambini e giovani fino ai 18 anni è raggiungere il 50° percentile di peso e lunghezza, mentre per gli adulti di età superiore ai 18 anni l’obiettivo è un BMI (Body Mass Index, cioè il rapporto tra peso e quadrato dell’altezza di un individuo) pari o superiore a 22 Kg/m2 per le femmine e a 23 Kg/m2 per i maschi.
Gli strumenti che noi dietisti abbiamo per valutare l’apporto calorico della dieta sono diversi: il 24-recall che valuta l’alimentazione del giorno precedente, il questionario di frequenza e il diario alimentare di 5-7 giorni che da una valutazione quantitativa più precisa. In base a queste valutazioni si possono dare consigli alimentari mirati e personalizzati a seconda delle diverse esigenze quotidiane.
Molto spesso, da queste indagini si evince che non è soddisfatto l’aspetto ipercalorico che la dieta deve avere e, pertanto, i consigli più frequenti da noi dietisti sono:
- inserire o integrare spuntini, laddove fossero mancanti o non sufficienti;
- aumentare la densità calorica dei pasti, cioè lasciare invariato il volume del pasto ma renderlo allo stesso tempo più calorico. Nella pratica si ottiene questo aggiungendo salse, panna, burro, olio, formaggio alle pietanze;
- utilizzare frutta secca oleosa (mandorle, pistacchi, noci, anacardi…) ricchi di grassi insaturi, di proteine e di fibra.
Seguire una dieta ipercalorica talvolta fa paura, perché non sappiamo a cosa si va incontro, ma parlare con il dietista del Centro di fiducia può aiutare a trovare delle soluzioni personalizzate. Si può ottenere una dieta ipercalorica senza necessariamente sovraccaricare molto i pasti e senza bisogno di stravolgere le abitudini alimentari.
Fonti
- Smyth, A. R., Bell, S. C., Bojcin, S., Bryon, M., Duff, A., Flume, P., ... & Sermet-Gaudelus, I. (2014). European cystic fibrosis society standards of care: best practice guidelines. Journal of cystic fibrosis, 13, S23-S42.
- Borowitz, D., Baker, R. D., & Stallings, V. (2002). Consensus report on nutrition for pediatric patients with cystic fibrosis. Journal of pediatric gastroenterology and nutrition, 35(3), 246-259.
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