Medico Pediatra, Centro Fibrosi Cistica, Istituto Gaslini (Genova)
Come di fronte ad ogni grande domanda, anche in questo caso la risposta non è univoca. Certamente chi ha la FC non può “passarla” alla popolazione generale.
La FC è una malattia geneticamente determinata che non si può trasmettere da una persona all’altra attraverso nessuna via di contatto.
La risposta, quindi, sembrerebbe essere un indiscutibile NO!
- Perché "sembrerebbe"?
Chi ha la FC ospita nei propri polmoni tutta una serie di batteri, più o meno aggressivi, in maniera persistente o sporadica. Tra questi, il più celebre è senza dubbio lo Pseudomonas aeruginosa, la cui colonizzazione cronica è responsabile di un accelerato peggioramento clinico polmonare e soprattutto di frequenti episodi infettivi. Questo germe, che è diffuso un po’ ovunque in natura, trova nel polmone FC il suo habitat ideale e quindi tende a rimanervi in maniera persistente, diventando spesso mucoide, ovvero ricoperto di muco e quindi più resistente alle terapie antibiotiche.
Molti altri germi (non solo batteri, ma anche funghi, micobatteri…) possono colonizzare i polmoni FC e frequentemente coabitano nello stesso paziente, che pertanto ha spesso un profilo di colonizzazione unico e differente da quello di chiunque altro.
- Perché le mascherine? Perché è obbligatorio il distanziamento tra pazienti affetti da FC?
Il razionale della scrupolosa separazione tra i pazienti e il divieto alla loro frequentazione sta proprio nella possibile trasmissione di questi patogeni tra un soggetto con FC e l’altro. Questo vale per tutti i pazienti, a prescindere dalla loro colonizzazione, in quanto anche persone portatrici dello stesso batterio possono avere ceppi con resistenze antibiotiche differenti e l’incontro tra germi può determinare un ulteriore peggioramento del loro profilo di sensibilità agli antibatterici.
- Germi e batteri possono essere trasmessi da chi ha la FC a chi non ce l'ha?
La trasmissione di questi patogeni è molto più rara verso soggetti non-FC, in quanto l’apparato respiratorio di questi ultimi difficilmente rappresenta un habitat così favorevole alla loro cronicizzazione. Per questo, i ragazzi con FC non possono essere definiti “contagiosi” per gli altri, eccetto in alcuni casi molto specifici, ad esempio nel caso di soggetti immunodepressi, o molto anziani, o allettati, che possono avere anch’essi problematiche legate a germi quali lo Pseudomonas.
- Cambia qualcosa con il Covid-19?
L’abitudine al distanziamento sociale e all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale che i ragazzi con FC impiegano abitualmente in ospedale o quando si incontrano tra loro, li ha indubbiamente resi più pronti all’emergenza Covid-19 in corso e questo si è tradotto in un basso indice di infezione da Sars-CoV-2 nella popolazione FC, come si è visto fin dai primi tempi.
Si può quindi concludere che no, la FC non è una malattia contagiosa, e che i pazienti FC, in linea di massima, non sono contagiosi per la popolazione generale, ma non possiamo dire il contrario, in quanto le infezioni (soprattutto virali), talvolta asintomatiche nel soggetto sano, possono colpire il paziente FC determinando quadri anche severi.
COVID-19 e Fibrosi Cistica: 3 anni dopo
Dott. Federico Cresta – Ad inizio 2020 l’arrivo del nuovo virus SarsCoV2 nel nostro Paese ha letteralmente sconvolto la nostra vita. Il virus ha pesantemente condizionato le nostre abitudini.
Ho un’infezione, o forse no…
Dott. Federico Cresta – La Fibrosi Cistica non è da ritenersi una malattia infettiva, tuttavia pressoché la totalità dei soggetti che ne sono affetti risultano cronicamente colonizzati da batteri nelle vie respiratorie.