Fisioterapista, A.O.U. “Federico II” (Napoli)
In questo articolo proveremo a dare dei consigli su come affrontare le numerose problematiche muscolo scheletriche (elencate nel precedente articolo) che possono presentarsi in un paziente con Fibrosi Cistica.
Prima di tutto va detto che non esiste in letteratura, a tutt’oggi, nessuno studio che ha valutato l’efficacia della mobilizzazione articolare, del massaggio, degli esercizi di rafforzamento muscolare o dei consigli sulla postura e l’aumento dell’espettorazione o il miglioramento della funzione polmonare in Fibrosi Cistica.
Tuttavia, è noto invece che la fisioterapia possa aumentare la BMD, la forza muscolare, la lunghezza del muscolo e la postura, nonché migliorare la qualità di vita.
- Terapia manuale e gestione del dolore
Come già riportato il dolore ha una prevalenza molto alta ed è un sintomo che va sempre preso in considerazione. Nel 66% dei soggetti che riferiscono dolore muscolo-scheletrico, il solo esercizio fisico(anche a casa), seguito da esercizi di stretching, migliora la sintomatologia.
- Bassa densità minerale ossea (BMD)
L’attività fisica garantisce un mantenimento della densità minerale ossea e della massa muscolare.
La valutazione periodica del BMD viene eseguita dall’età di otto anni e poi ogni tre- cinque anni se BMD è normale, ogni due anni se il BMD è moderatamente ridotto e annualmente se il BMD è gravemente ridotto.
- Ottimizzare la lunghezza del muscolo
I tratti toracici e il relativo danno toracico (aumento della cifosi) possono avere un target identificato dei muscoli accorciati nei pazienti con Fibrosi Cistica. Un esame posturale e una terapia posturale possono correggere le posture sbagliate andando ad aumentare l’allungamento del muscolo e la rigidità della gabbia toracica.
- Ottimizzare la forza muscolare
Le posture scorrette sono comuni nei pazienti con Fibrosi Cistica. È necessario che vengano prescritti programmi di fisioterapia che includano il rafforzamento dei muscoli estensori della gabbia toracica e gli stabilizzatori scapolari al fine di migliorare la resistenza e limitare la persistente flessione toracica.
- Artropatia
L’approccio clinico primario all’artropatia CF-correlata coinvolge il reumatologo, che può includere un certo grado di coinvolgimento del fisioterapista, attraverso la somministrazione di esercizi per allievare il dolore e per aumentare la forza muscolare.
- Pratica di fisioterapia
Il fisioterapista FC dovrebbe fornire una rapida valutazione e una risoluzione del dolore muscoloscheletrico in acuto, attraverso la somministrazione di scale del dolore, valutazione della postura e modifica dei programmi di allenamento mettendo a riposo l’articolazione o il muscolo dolente consigliando altri tipi di esercizio.
È importante eseguire un programma di stretching muscolare a prescindere dal tipo di attività fisica svolta al fine di garantire l’allungamento e limitare la rigidità muscolare.
Quali sono le complicanze muscolo-scheletriche della Fibrosi Cistica?
Dott.ssa Marcella d’Ippolito – Le manifestazioni muscolo-scheletriche della FC sono spesso caratterizzate da sintomi acuti o cronici, quali il dolore a seguito dell’insorgenza di anomalie multifattoriali.
Il trapianto polmonare in Fibrosi Cistica
Dott.ssa Marcella d’Ippolito – L’indicazione al trapianto è posta in base ai criteri validati dall’esperienza maturata negli ultimi vent’anni nei principali Centri trapianto.