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Vivere con la Fibrosi Cistica è un’immensa fatica. Un cammino in cui l’impegno e la costanza devono convivere con la necessità e la ricerca di una vita il più possibile normale. 

Una vita in cui le attività quotidiane si intrecciano con le terapie, in un costante equilibrio e collaborazione.

Non sempre è facile. Spesso si è portati a rinunciare, rimandare, soprassedere, dalle lunghe sessioni di aerosol, dalla fisioterapia respiratoria, cure che sì, aiutano a respirare e a vivere meglio, ma rubano tempo proprio a quella vita che si vuole il più possibile normale

Essere accompagnati in questo percorso difficile è un diritto di tutti i malati ed è essenziale per riuscire a seguire le terapie, non perdere la strada della cura e avere una qualità di vita migliore

In questo mondo che va sempre di corsa, anche nella presa in carico di un malato, bisogna ricordare che chiunque deve essere curato in quanto persona e non solo come paziente.

Una persona affetta da Fibrosi Cistica che si rivolge a un medico, è probabilmente fragile e affaticata. Anche per questo, deve ricevere una cura che tenga conto della sua patologia, nel rispetto della sua vita quotidiana, delle sue esigenze e della sua età.

Deve poter ricevere ogni supporto e servizio utile per affrontare al meglio la propria malattia e la prospettiva di cura e raggiungere il miglior risultato possibile. Infine, ogni paziente ha diritto, oltre all’informazione, anche all’accesso alla rete dei servizi e delle prestazioni sociali e sociosanitarie a lui necessarie.

Questa presa in carico importante e onerosa pone le basi per avere una persona-paziente coinvolta protagonista attiva della propria salute e del proprio benessere, accrescendo la sua fiducia e l’aderenza rispetto alle terapie proposte, aumentando il suo senso di responsabilità.

Fonti
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