Medico Pediatra, Centro Fibrosi Cistica, Istituto Gaslini (Genova)
Come già anticipato nella scorsa “puntata”, i modulatori della CFTR sono farmaci che possono ad oggi essere offerti soltanto ad alcuni pazienti con FC in base al tipo di mutazione alla base della patologia.
La Fibrosi Cistica rappresenta infatti una condizione caratterizzata da 6 differenti classi di mutazione della CFTR, classificate in base al difetto molecolare della proteina.
- Per semplificare tale classificazione, ad oggi si tende ad utilizzare due definizioni:
- Minimal Function (MF) per le mutazioni che causano una funzione minima della proteina. Tra di queste si annoverano le mutazioni più frequenti, come F508del (presente in almeno una copia nel 70% dei casi di FC).
- Residual Function (RF) per le forme in cui è conservata una almeno parziale funzionalità del canale di membrana.
Esiste inoltre un sottogruppo di mutazioni, nel quale il difetto genetico è caratterizzato dall’incapacità di apertura del canale CFTR (nonostante una struttura normale). Queste ultime vengono definite mutazioni di “gating” (di cui la più frequente è la G551D) che rappresentano il target dei potenziatori. Questo gruppo di modulatori agisce proprio sull’apertura del canale e pertanto è in grado di agire direttamente sul meccanismo di malfunzionamento.
I correttori sono invece una classe di modulatori più complessa ed elaborata caratterizzata dall’unione di multiple molecole. Questo gruppo di farmaci è infatti rivolto a chi possiede F508del in omozigosi oppure in eterozigosi con altre mutazioni di CFTR.
Ad oggi il Ministero della Salute, in associazione con AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco, ha pubblicato precisi criteri necessari per poter avviare questi farmaci nei pazienti con FC.
E se le mie mutazioni non sono quelle eleggibili? La regolamentazione di questi farmaci è in continua evoluzione quindi è possibile che le tue mutazioni possano diventare eleggibili nei prossimi decreti del Ministero, soprattutto se sei portatore di una copia di F508del.
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