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La Fibrosi Cistica non è da ritenersi una malattia infettiva, tuttavia pressoché la totalità dei soggetti che ne sono affetti risultano cronicamente colonizzati da batteri nelle vie respiratorie.

Stafilococchi, Pseudomonas, Stenotrophomonas ed altre simpatiche bestioline che albergano nei polmoni e nelle alte vie respiratorie vengono monitorate attraverso le colture che periodicamente vengono effettuate durante le visite di routine.

Una delle sfide più importanti per i pazienti e per i loro caregiver è riconoscere quando da queste colonizzazioni innocenti, che spesso non danno luogo ad un peggioramento delle condizioni del malato, scaturiscono invece delle vere e proprie infezioni acute, che molto spesso vengono denominate riacutizzazioni o esacerbazioni respiratorie.

La tempestività in questi casi è davvero fondamentale, poiché riconoscere i primi segni di infezione può consentire di mettere da subito in atto i provvedimenti necessari per la gestione della riacutizzazione e prevenire il peggioramento della situazione.

Alcuni dei segni iniziali di un’infezione respiratoria sono abbastanza semplici da riconoscere e monitorare:

Altri segni sono forse meno intuitivi, ma sono comunque possibili “spie” di una riacutizzazione in arrivo:

In questi casi è sempre utile contattare il Centro FC di riferimento per raccontare ai propri curanti la situazione. È possibile che, in caso la segnalazione sia arrivata in modo tempestivo, l’esacerbazione possa essere gestita a casa mediante un incremento delle aerosolterapie e delle sedute di drenaggio, spesso associati all’avvio di una terapia antibiotica orale/aerosolica.

Può essere necessario anche un controllo in Ospedale, al fine di effettuare gli accertamenti che possono far luce ulteriormente sulla riacutizzazione e sulla sua gravità:

Sulla base dei risultati della visita e di questi esami più approfonditi, i curanti stabiliranno se è necessario un ricovero per effettuare un ciclo antibiotico endovenoso oppure se l’infezione potrà essere gestita a casa.

L’infezione acuta è, insomma, uno dei più frequenti incidenti che possono capitare ad un ragazzo con Fibrosi Cistica, ma se riconosciuta e trattata in tempo può essere facilmente arginata. Prudenza e tempestività permettono di ridurre almeno in parte le complicazioni acute e le conseguenze respiratorie a lungo termine che ne possono derivare.

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Dott. Federico Cresta – La Fibrosi Cistica non è da ritenersi una malattia infettiva, tuttavia pressoché la totalità dei soggetti che ne sono affetti risultano cronicamente colonizzati da batteri nelle vie respiratorie.