DIETISTA, A.O.U. “FEDERICO II” (NAPOLI)
Cosa comporta ricevere questa diagnosi? Come cambierà la mia alimentazione?
Abbiamo già detto che un organo interessato dalla Fibrosi Cistica può essere il pancreas per l’insufficiente produzione di enzimi pancreatici, ma il pancreas produce anche un ormone molto importante, l’insulina, che è deputata a regolare la glicemia.
Il diabete correlato alla Fibrosi Cistica (CFDR) è maggiormente frequente nei pazienti con l’aumentare dell’età.
Livelli elevati di glucosio nel sangue, oltre alle conseguenze tipiche della patologia, in Fibrosi Cistica favoriscono la colonizzazione batterica nei polmoni.
Per questo motivo lo screening per valutare la tolleranza al glucosio viene effettuato ogni anno a partire dal decimo anno di età, e il test utilizzato è la curva da carico orale di glucosio (OGTT).
L’OGTT aiuta perché permette di fare diagnosi di diabete anche in quei pazienti che non hanno alterazione della glicemia a digiuno, ma solo dopo i pasti. Il test consiste nell’assumere una soluzione glucosata per via orale e successivamente valutare con un prelievo di sangue la glicemia al tempo 0 (prima di assumere la soluzione), al tempo 1 (dopo un’ora dall’assunzione) e al tempo 2 (dopo 2 ore dall’assunzione).
Per i pazienti a cui è stata fatta diagnosi di diabete ci sarà un monitoraggio più stretto, anche per il rischio cardiovascolare.
Il dietista monitorerà individualmente la dieta, al fine di controllare i valori glicemici.
- L’apporto calorico raccomandato nel CFDR continua ad essere del 120-150% della quota raccomandata per la popolazione generale, al fine di prevenire il sottopeso, mentre nei pazienti diabetici senza la Fibrosi Cistica le raccomandazioni sono per una dieta ipocalorica che mira ad una riduzione del perso corporeo;
- I grassi in Fibrosi Cistica, anche con la diagnosi di diabete continuano ad essere elevati, circa il 40% delle calorie totali della dieta, contro i 25-30% delle calorie totali raccomandati per i pazienti diabetici senza Fibrosi Cistica;
- L’apporto proteico raccomandato aumenta nei pazienti con diabete e Fibrosi Cistica, rispetto ai pazienti con la sola diagnosi di diabete;
- L’apporto di carboidrati invece è sovrapponibile. Anche il consumo di zuccheri semplici (zucchero, bevande zuccherate e dolciumi vari) andrà sempre limitato.
Il dietista può aiutare, insieme al medico, anche a ridurre e a gestire le ipoglicemie e a fornire indicazioni per gli spuntini da effettuare prima dell’attività fisica, che dovrebbe essere incentivata.
Quindi concludendo, le raccomandazioni nutrizionali sono differenti da quelle che si forniscono nel diabete senza Fibrosi Cistica, ma non si discostano da quelle proprie della FC, per questo valgono sempre gli stessi consigli dietetici.
Fonti
- Cystic fibrosis related diabetes: current trends in prevalence, incidence, and mortality. Moran A, Dunitz J, Nathan B, Saeed A, Holme B, Thomas W. Diabetes Care 2009;32:1626e31.
- ESPEN-ESPGHAN-ECFS guidelines on nutrition care for infants, children, and adults with cystic fibrosis Dominique Turck a, Christian P. Braegger b, Carla Colombo c, Dimitri Declercq d , Alison Morton e , Ruzha Pancheva f , Eddy Robberecht g , Martin Stern h , Birgitta Strandvik i , Sue Wolfe j , Stephane M. Schneider k, 1 , Michael Wilschanski
- The Diabetes and Nutrition Study Group (DNSG) of the European Association of the Study of Diabetes (EASD), 1999. Recommendations for the nutritional management of patients with diabetes mellitus. Eur J Clin Nutr 2000; 54:353-355
PERT: terapia sostitutiva con enzimi pancreatici
Dott.ssa Assunta Celardo – Queste nuove terapie sono destinate solo ad alcuni pazienti con Fibrosi Cistica, in base al tipo di mutazione genetica. Ma quali sono gli effetti sulla gestione del peso corporeo?
Utilizzo delle nuove terapie e aumento del peso
Dott.ssa Assunta Celardo – Come ben sappiamo la Fibrosi Cistica è sempre stata caratterizzata dalla malnutrizione, pertanto, tutti gli interventi nutrizionali ponevano l’accento sull’aumento del peso corporeo.