Fisioterapista, A.O.U. “Federico II” (Napoli)
L’indicazione al trapianto è posta in base ai criteri validati dall’esperienza maturata negli ultimi vent’anni nei principali Centri trapianto.
Poiché il trapianto polmonare è gravato da molti più rischi rispetto ad altri organi trapiantabili, l’indicazione viene posta quando la malattia comporta un’aspettativa di vita ipoteticamente inferiore a quella attesa dal trapianto o quando è ragionevole pensare che una complicanza della malattia polmonare possa mettere a rischio la vita del paziente.
Le indicazioni al trapianto polmonare individuano i pazienti che maggiormente possano beneficiare di questa opzione terapeutica, mentre le controindicazioni identificano quei soggetti in cui il rischio legato alla procedura supera i benefici attesi. Le indicazioni e le controindicazioni al trapianto sono ben codificate a livello internazionale, seppur soggette a possibili modificazioni dettate dal progredire delle conoscenze mediche e dalla valutazione multidisciplinare del team trapiantologico.
Anche la valutazione del fisioterapista che fa parte del gruppo multidisciplinare è importante e si concentra sulle limitazioni respiratorie e muscoloscheletriche all’esercizio, sulle capacità funzionale e sulla qualità della vita.
La resistenza all’esercizio viene misurata con il test del cammino (6 minute walking test), mentre le problematiche muscolo- scheletriche vengono valutate attraverso l’esame della postura (cifoscoliosi etc.), della forza e della resistenza dei muscoli. Inoltre, vengono valutati dal team che ti segue la capacità di aderire ai trattamenti necessari e alla collaborazione per l’attuazione degli stessi, che sono parte essenziale per un esito positivo a lungo termine dopo il trapianto.
I tuoi controlli ambulatoriali pre-trapianto potrebbero essere più ravvicinati nel tempo (2- 3 volte al mese) e anche la tua fisioterapia potrebbe subire dei leggeri cambiamenti, andando ad aumentare sia le sedute giornaliere che l’attività fisica in vista dell’operazione.
Nel post-operatorio, il fisioterapista ti proporrà un trattamento individualizzato mirato a:
- Ottimizzare la ventilazione;
- Eliminare le secrezioni polmonari trattenute;
- Promuovere l’autonomia (vale a dire la mobilità a letto, i trasferimenti, la deambulazione);
- Migliorare la tolleranza allo sforzo ;
- Facilitare l'autogestione .
Il programma di fisioterapia è iniziato nell’unità di terapia intensiva già nel primo giorno post-operatorio, e attraverso un’analgesia inizierai a tossire per mobilizzare ed eventualmente espellere le eventuali secrezioni.
Una volta in reparto, il trattamento fisioterapico si concentra sul raggiungimento dell’indipendenza alla vita quotidiana, aumentando la resistenza allo sforzo e al superamento degli eventuali deficit muscolo-scheletrici. Per consentire la guarigione della parete toracica, i pazienti sono invitati a non sollevare pesi superiori a 5kg per 10/12 settimane. Al momento della dimissione, la tua fisioterapia verrà supervisionata in regime ambulatoriale al Centro trapianti per i successivi 3 mesi.
È ovvio che queste siano indicazioni generali e che ogni paziente sia diverso dall’altro, e quindi soggetto a modifiche individuali.
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