È diffusamente riconosciuto, e confermata anche da una larga letteratura, che l’attività fisico-sportiva è benefica alle persone con Fibrosi Cistica. Le ragioni sono molteplici.
L’attività fisica è fortemente raccomandata nella FC a tutte le età.
L’impegno fisico, adeguatamente preparato e allenato, aiuta a migliorare l’attività metabolica dell’organismo, le prestazioni cardiocircolatorie e a dare efficace consistenza e scioltezza al sistema muscolo-scheletrico. L’attività fisica, con la sua sollecitazione dell’apparato respiratorio, aiuta la detersione delle vie aeree e rinforza la capacità respiratoria.
Inoltre, lo sport aiuta la persona a sviluppare stima di sé e del proprio corpo, a cimentarsi per migliorare le proprie capacità fisiche e psichiche, a confrontarsi e socializzare con altri, a entrare in contatto dinamico con la natura.
Ovviamente, meglio affrontare l’attività dopo una buona detersione delle vie aeree, assicurando il giusto apporto calorico e quello di acqua e di sali.
- Ma non ci sono controindicazioni?
Naturalmente, la qualità e l’entità dell’attività sportiva, anche agonistica, dipende dalle condizioni di salute del momento e anche dall’attitudine e dalla fedeltà alle cure necessarie: tra queste, è importante fare attenzione alle cure respiratorie e a un’adeguata e sostenuta alimentazione. Per questo comunque sarà sempre utile che ti consulti con i Medici e i Fisioterapisti del tuo centro di cura.
- Per un giovane affetto da fibrosi cistica è consigliabile praticare lo sport del calcio a livello agonistico?
La pratica agonistica del calcio in giovani affetti da Fibrosi Cistica è subordinata alla verifica dell’idoneità del soggetto, che deve essere stabilita tenendo conto delle condizioni generali, della funzionalità e dell’integrità degli organi. In questi soggetti l’idoneità allo sport agonistico può essere concessa in tutti i casi in cui è documentata la funzione ventilatoria con valori di FVC e FEV1>70% del predetto e l’assenza della compromissione degli scambi gassosi: ipossemia (o desaturazione SaO2) a riposo e/o durante test da sforzo, sia normocapnica che, a maggior ragione, ipercapnica. Sembra utile ricordare che anche nelle competizioni prolungate è necessario prevenire la disidratazione prevedendo il reintegro dei liquidi almeno ogni 30 minuti.
- Una buona regola, che vale per tutti
È quella di iniziare uno sport in modo graduale, per permettere al proprio organismo di abituarsi poco alla volta allo sforzo; una volta iniziata la pratica sportiva è importante la costanza, con frequenza regolare (due-tre volte settimana) e durata sufficiente (20-30 minuti per seduta).
Comunque, qualche attività fisica sostenuta andrebbe fatta ogni giorno.
Fonti
- Orenstein DM. Cystic Fibrosis. A guide for patient and family. Exercise; pp 197-211. 2004, Lippincott Williams & Wilkins, Philadelphia USA Cerny F. Day-to-Day Exercise and Cystic Fibrosis (CF). 2009 Cystic Fibrosis Foundation.
- Borgo G, Buzzetti R, Mastella G et al. Fibrosi Cistica Parliamone insieme. Parte seconda: L’ADOLESCENZA Domande e Risposte. A cura di Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica – Onlus Italian Cystic Fibrosis Research Foundation.
Gioco a pallavolo, quindi perché devo proprio fare il test sotto sforzo?
L’allenamento allo sforzo è di grade aiuto ai giovani con Fibrosi Cistica. L’importante è che tu faccia riferimento al tuo fisioterapista per tutte le indicazioni su come farlo in sicurezza.
Se mi alleno in palestra avrò un sacco di muscoli, come gli altri?
L’attività fisica e l’allenamento svolgono un ruolo importante nella gestione clinica dei pazienti con Fibrosi Cistica, in quanto associati al miglioramento delle capacità aerobiche e anaerobiche del soggetto.