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Tempo libero? Ecco come impiegarlo

Le attività ricreative da svolgere in compagnia possono migliorare la qualità della vita ed essere un’importante fonte di benessere per il fisico e per la mente delle persone affette da Fibrosi Cistica.

Ecco alcune idee, per chi non sa cosa scegliere. Tutte queste attività condividono un obiettivo comune: favorire la socializzazione e la creazione di nuovi legami al di fuori degli schemi abituali. Una sola raccomandazione: è essenziale condividere le proprie scelte con lo specialista e valutare insieme se e come dedicarsi all’attività preferita, tenendo conto anche delle proprie condizioni di salute e delle terapie in corso.

Ad esempio, come ha dimostrato uno studio irlandese dell’Università di Limerick, lavorare all’uncinetto, riduce stress e ansia favorendo uno stato di rilassamento, aumenta la concentrazione e la memoria e migliora l’umore e l’autostima. Oggi esistono veri e propri gruppi per gli amanti dell’uncinetto che si riuniscono per lavorare insieme, senza limiti di età e senza preclusioni di sesso. L’uncinetto non è l’attività giusta? Gli effetti positivi ci sono anche in altre attività che si possono svolgere in compagnia, come dipingere, restaurare mobili, scattare fotografie e persino praticare giardinaggio; tutto ciò, sulla base delle inclinazioni, degli interessi individuali, delle capacità manuali e dello stato di salute della persona. Si tratta, inoltre, di attività che offrono  la gratificazione derivante da ciò che si è creato, un aspetto da non sottovalutare, perché un lavoro terminato migliora l’autostima e la fiducia in sé stessi. Attenzione però. Per chi sceglie di dipingere oppure di restaurare mobili, è fondamentale usare materiali atossici e mantenere ben ventilato l’ambiente per evitare esposizione a fumi o polveri. Chi invece sceglie il giardinaggio, deve munirsi di guanti dal momento che la terra può essere fonte di infezioni.

Un’altra attività interessante potrebbe essere far parte di un coro. Cantare è un’attività piacevole, ma è sempre bene parlarne con il proprio medico o fisioterapista prima di iniziare un’attività che coinvolge intensamente i polmoni. Al momento non ci sono dati negativi, e per questo non è un’attività proibita, ma neppure prove sufficienti per determinare gli effetti del canto sui parametri respiratori delle persone affette da Fibrosi Cistica. Di certo, far parte di un coro significa condividere i propri stati d’animo, imparando a lavorare insieme  un obiettivo comune. È importante evitare di strafare, iniziando con sessioni brevi e a bassa intensità, sempre sotto la guida del vocal coach, per poi aumentare progressivamente. Questo approccio aiuta a prevenire uno stato di stress sulla funzionalità respiratoria. Quando si canta, è fondamentale mantenere una postura corretta, col busto ben eretto e bere regolarmente acqua minerale naturale a piccoli sorsi per mantenere le corde vocali siano ben idratate. Se si avvertono affaticamento o difficoltà respiratorie è consigliabile fermarsi.

Altre attività consigliate sono attività per la memoria. Il cervello è un organo plastico, in grado di ritrovare, a qualsiasi età, il suo benessere. Per far sì che questo accada, va tenuto in allenamento, sottoponendolo a nuovi stimoli.

Ad esempio, chiudere gli occhi e farsi portare un oggetto complesso. Valutarne la consistenza, la forma, l’odore, toccandolo con le mani, annusandolo. Descriverlo usando l’immaginazione.

Oppure, scegliere a turno dieci parole a caso dalle pagine di un libro e inventare una storia. Può trasformarsi in un appuntamento fisso con l’obiettivo di ricordare le puntate precedenti e arricchire la storia di nuovi spunti.

O ancora, preparare un sacchetto con le lettere dell’alfabeto. Estrarne una e in un minuto di tempo scrivere tutte le parole con la lettera estratta che vengono in mente.

Fonti

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