Skip to main content

Migliorare la salute polmonare in chi soffre di fibrosi cistica è un obiettivo cruciale. L’attività fisica, in questo senso, costituisce parte integrante della gestione della malattia.

Un impegno costante con un programma di esercizi adattati alle capacità individuali può portare significativi benefici nel lungo termine, riducendo il rischio di infezioni e migliorando la qualità della vita. Purtroppo, però, la fibrosi cistica, che colpisce principalmente i polmoni, può provocare una sensazione di “mancanza di respiro” e limitare la quantità di esercizio fisico che le persone possono tollerare. Per questo è importante seguire alcuni pratici e semplici consigli.

Esistono fondamentalmente due diversi tipi di allenamento fisico: allenamento aerobico o allenamento anaerobico. L’esercizio aerobico prevede solitamente periodi di allenamento continuo e ritmico (ad esempio ciclismo o corsa) che si basano prevalentemente sul metabolismo energetico aerobico. L’esercizio anaerobico prevede l’allenamento (ad esempio allenamento con pesi o di resistenza, sprint) ad alta intensità per una durata breve.

Nei pazienti con fibrosi cistica, praticare esercizi aerobici di lieve o moderata intensità, come camminare e nuotare, può aiutare a migliorare la funzione polmonare e l’ossigenazione del sangue.

In particolare, l’attività fisica contribuisce ad alleviare la dispnea da sforzo e rallenta il tasso di declino della funzionalità polmonare migliorando l’eliminazione dell’espettorato, probabilmente attraverso una combinazione di iperventilazione, vibrazioni meccaniche, tosse e cambiamenti nella reologia dell’espettorato.

L’attività fisica regolare può anche essere una parte importante della gestione del diabete nella fibrosi cistica, poiché migliora il controllo glicemico nel diabete mellito di tipo 1 migliorando la sensibilità all’insulina e riducendo l’infiammazione sistemica. L’attività fisica regolare può, infine, ritardare l’insorgenza dell’osteoporosi prevenendo una riduzione della densità minerale ossea.

La fisioterapia respiratoria assume un ruolo cruciale nella gestione della fibrosi cistica, mirando a ottimizzare la funzione polmonare e migliorare la respirazione.

Questo approccio terapeutico, infatti, utilizza una varietà di tecniche per mobilizzare il muco denso, facilitando la sua eliminazione e aiutando a mantenere pulite le vie aeree. La fisioterapia di disostruzione delle vie aeree (ACP) comprende l’uso di diverse tecniche di disostruzione che interagiscono per mobilizzare e rimuovere l’espettorato.

L’ACP si concentra sulla riduzione dei sintomi respiratori, delle infezioni polmonari e sulla prevenzione della perdita di funzionalità polmonare. Pertanto, l’ACP ha un impatto positivo sulla qualità di vita del paziente.

Fonti

Articoli correlati